Forse è la mia lampada preferita finora; ed è una di quelle nate più facilmente, spontaneamente; e ai miei occhi è talmente semplice e perfetta che non ho molte parole per descriverla, preferisco lasciare che parli da sola.

Si chiama Lamed perché mi ricorda la lettera ebraica lamed, la nostra l.

Che per inciso è la prima lettera di lev, cuore.

Che deriva da una radice che sugnifica sia istruire che imparare, e ha originariamente il significato di pungolo, sprone; in senso figurato, lo stimolo del desiderio di apprendere, di conoscere.

E per me questo richiama il concetto zen di shoshin, la "mente del principiante": considerarsi sempre studenti, principianti appunto, tenere la mente aperta e non considerarsi mai esperti ma continuare ad assorbire nuove conoscenze come farebbe un bambino. Costantemente.

...poche parole, avevo detto?